VISITE GUIDATE MASSAFRA CENTRO STORICO – MOTTOLA E LE SUE E CHIESE RUPESTRI
DURATA DEL PERCORSO: GIORNATA INTERA
DESCRIZIONE VISITE GUIDATE MASSAFRA CENTRO STORICO – MOTTOLA E LE SUE E CHIESE RUPESTRI
In questa giornata di visite guidate Massafra impareremo insieme a conoscere parte della visitatissima Terra delle Gravine! Al mattino ci concentreremo su Massafra, perla dell’arco ionico tarantino che costituisce una delle città più rappresentative della civiltà rupestre poiché due delle sue gravine si integrano armoniosamente nell’agglomerato urbano con le tipiche “vicinanze”. In questi villaggi e chiese rupestri, numerosi sono gli affreschi dipinti in seguito alla presenza dei monaci basiliani fuggiti dall’Oriente a causa della persecuzione iconoclasta dell’VIII secolo d.C.: furono proprio loro a portare in queste zone le tecniche, l’iconografia e la scultura, ma anche la varietà di piante e i metodi di allevamento. La nostra passeggiata partirà dal centro storico e dalle gravine che si aprono tutte intorno, con quella di San Marco al centro della quale si erge l’imponente castello del XIV secolo. Dopo il pranzo (libero o presso il ristorante convenzionato), ci si sposterà in auto nel territorio di Mottola per la nostra escursione nelle più imponenti e bellissime gravine dell’intero arco jonico che si snodano per circa quattro chilometri da Nord a Sud. Punto di riferimento del cenobitismo ipogeo, questo territorio è caratterizzato in particolare da quattro luoghi di preghiera in grotta: quattro chiese che formano il meraviglioso complesso delle “grotte di Dio”: Santa Margherita, Sant’Angelo, San Gregorio e San Nicola, edifici sacri costruiti in un arco di tempo molto vasto, tra l’XI e il XIV secolo che richiamano studiosi e turisti da tutto il mondo. Durante il nostro percorso sarà visitabile la cripta di San Nicola, tra le cui immagini più significative, mostra uno dei miracoli del Santo: un padre, non avendo i soldi della dote necessari a far sposare le sue tre figlie, pensò di farle prostituire pur di ottenere il denaro necessario. Gli apparve allora San Nicola che portò in dono tre sacchetti ripieni di ricchezze, che salvarono le fanciulle dal triste destino. Nel tempo, per ricordare questo episodio, si diffuse la tradizione di scambiarsi un dono il 6 dicembre, giorno in cui si celebra San Nicola, una tradizione ancora oggi molto diffusa nei paesi di fede protestante dove il santo originario delle Turchia perse nel tempo la propria identità per diventare poi quel Santa Claus venerato soprattutto nei paesi protestanti che la tradizione poi ci ha restituito sotto forma di Babbo Natale.